
Il prelibato uovo fritto dello chef Massimo
La Vecchia Stazione, sull’Altopiano di Asiago, buona tavola legata al territorio e alla tradizione
Cinque parole chiave per identificare La Vecchia Stazione, ristorante meta di gourmet a Canove di Roana, sull’Altopiano di Asiago.
“Semplice”, in quanto è una cucina del territorio; “ricca” di piccole idee gustose; “sana” perchè competente e sapiente a volta anche orgogliosa, seguendo profumi e sapori per arrivare a stupire con il “cuore” e con l’”arte”.
Una mission per Massimo Spallino, quotato chef, da sempre attento alla tradizione a alla buona tavola.
Formatosi alla scuola alberghiera di Recoaro, Massimo ha iniziato sotto la guida dello chef Mario Baratto del ristorante Remo di Vicenza.
Da lì un crescendo di esperienze in cucine prestigiose, oltre che nel banqueting e nel catering. Massino Spallino è membro della “Compagnia degli chef”, team di professionisti che promuove le eccellenze “made in Italy” della cucina.
La Vecchia Stazione è un locale storico dell’Altopiano. Nasce come osteria nel 1910 col nonno di Amanzio Mosele, suocero di Massimo, quando iniziò la costruzione della ferrovia.
Da un caffè e un buon bicchiere di vino, si è passato a qualche minestra o piatto di pasta.
Poi ai rinfreschi per gli sposi che attendevano il treno per il viaggio di nozze in pianura e alle camere che servivano per ospitare chi, trasferito altrove, aveva l’esigenza di tornare in altopiano.
Negli anni, aumentando la richiesta, la Vecchia Stazione si è ampliata.
Da due camere a trentasette fino a diventare quella che è oggi: un accogliente, confortevole hotel con cento posti letto, piscina, centro benessere e ristorante gourmet.